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Un incantatore siede sulla prua di una barca,
Un vascello astratto che naviga nelle acque sconnesse di un calderone.
Mescola e suona, con il suo strumento, un lungo piffero magico,
compone l'irrequieta danza del commodoro.
La barca affronta le correnti vorticose, nel buio della notte, senza scoraggiarsi.
Lenta, impercettibile, avanza al passo con le note, che sgusciano dallo strumento all'atmosfera.
Note ascendenti, stridenti, avvolgenti, allungate nel tepore del suo fiato che le compatta
in una magia unica ed assuefante.
Scivola nel viaggio, come un serpente da una situazione ad un'altra, a volte senza neppure rendersene conto.
Ora l'incantatore è sceso in profondità, un nuotatore nordico che sfida le fredde, violacee, dense acque d'Islanda. Nuota, spalle alla corrente, determinato, retto, fiducioso, forte della propria sicurezza interiore.
Ora, vede i prati intorno a sé, prati verdi, si specchiano nel bronzo, montagne verdi, nei piccoli rombi saldati, ragazze con le trecce in abiti tradizionali,
biondi cavalli a passeggio, un paio di anatre in conversazione. Riflessi densi di materia, intrisi di musicalità.
Anche un fiore sulla riva verde, si schiude mostrando il suo cuore. Un'immagine incantata.
Le acque a poco a poco, si rinforzano, la superficie assume una tonalità torba e piccoli cristalli brillano sulla sottile patina appena affiorata.
Immobilizzando la scena: il ghiaccio ricopre la nave,
ricopre gli alberi ed i prati,
pure lo strumento, ora silenzioso, giace congelato.
La troppa sicurezza insita in lui, non gli consente di sfuggire.
Un pizzichìo sotto le palpebre ha il potere
di confondere e sovrapporre quello che reale appare
con quello che reale effettivamente è.
Le certezze tanto ostentate, una rinascita da cacciatore,
un futuro brillante, rimangono affossate nel pensatoio,
proprio lì, in quel luogo che doveva essere
il punto di partenza per spiccare il volo.
Anche lo scenario, intorno a lui, è rimasto immutato,
ma è un salvagente visivo,
lanciato troppo a largo per essere da aiuto,
l'incanto ha annebbiato la realtà.
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