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Now I’m a dramatic star...
La vita non sorride più,
L'uomo. Quell'uomo, quell'icona già si spegne.
Svanisce nel suo opaco riflesso.
Vittima di sé stesso.
Mangiato proprio dalla forza, dalla personalità dalla libertà che lo avevano reso celebre.
Ora sono la sua dannazione.
Pensare di essere qualcosa è il primo passo verso la fine di quello stato.
Convincersi ne è la condanna.
I Segni di riconoscimento avevano il volto ingannevole dell'approvazione e del compiacimento.
Quell'uomo speranzoso si era convinto di essere,
ma la speranza lo ha accecato lungo il cammino e ha favorito l'agguato.
Convinto è finito a sparare le sue cartucce su un binario morto.
La convinzione è il nemico più arduo per l'originalità.
Quell'uomo doveva essere accorto come il conquistatore in terra nemica; mai abbassare la guardia.
Anche quando l'avversario giace a terra, domo e battuto lui è chiamato all'attenzione.
Non può credere, gli sarebbe fatale.
Nelle difficoltà orgoglio, rabbia e disperazione raddoppiano le forze del nemico.
Quell'uomo doveva imparare dai grandi imperatori del passato.
Fiutare il pericolo e mettere in discussione ciò che è scontato sarebbe stata la soluzione saggia.
L'errore è credere di possedere;
Una situazione, una persona, un'ideologia.
Niente si ha. Niente si è.
Al tempo fu acclamato come genio ma presto fu intrappolato nella sua creazione.
La genialità non ha regole, non ha vincoli,
è proprio l'arma per districarsi da queste catene.
Ed allora quest'uomo doveva sfuggire la convinzione, sfuggire la certezza, correre via,
senza sosta per evadere da quella condizione e ruggire.
Un ruggito originale!
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