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Mi sento come se, avessi partorito,
ma chi voglio prendere in giro,
che ne so io del parto? Sono semplicemente un uomo.
Rimane che ho provato la negazione.
Mi son sentito gonfio, costipato, incapace di liberare il mio stile.
Per tanto tempo mi sono contorto, come se dentro di me ci fosse un corpo estraneo,
la mia volontà di spingere ed alleggerire il fastidio dovuto a questo stato debilitante si è dissolta nell'irrisoria resistenza passiva di questo.
La nullità dei miei sforzi, mi fa dubitare su quanto mi sia estraneo questo malessere.
Ho sofferto per espellere il contrasto.
Quando questo è accaduto, ho capito che per creare lo stato emotivo bisogna pagare un pegno.
Adesso conosco il valore del sacrificio.
Non si può divenire farfalla senza essere bruco,
non si può volare verso le stelle senza aver lottato nel fango.
Come il blues, le note vengono dal sentimento,
anche le mie parole, nascono dal lamento.
Scrivo il modellare di un animo,
racconto l'errare di un muscolo pulsante,
amplifico l'essenza di una vita,
sentimenti che crescono e sentimenti che finiscono rendono unico tutto questo.
E' la storia di qualcuno, che certo è semplicemente un uomo.
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