|
Giovani incapaci che si bagnano il naso di colla,
studiano oggi per sistemare il futuro di domani.
Dove abbiamo sbagliato?
Non abbiamo costruito una società arroccata per evitare queste barbarie?
Qualcuno avrebbe dovuto sorvegliare l'ingresso!
Impedire che gli struggimenti alla vita raggiungessero le nostre case!
" Quelle entrate, ORA, sono serrate!
Siamo protetti!
I cattivi resteranno fuori! "
Rassicura il signore del villaggio, incontrando gli sguardi bagnati e
le ginocchia sbucciate dei bambini attorno a lui.
Quelle porte erano sfondate da anni, il signore lo sapeva, da un tempo che nemmeno lui conosceva,
un periodo abbastanza lungo per aver portato dentro le mura anche lui!
ma ha taciuto comunque.
Quei bimbi speranzosi, ADESSO, sono diventati i nostri ragazzi.
Quando il male è all'interno, quelle mura a difesa ci costringono alla prigione.
Rinchiudono ed obbligano a vivere nell'errore!
Un calvario di coscienza.
Il bambino osserva, ammira e prende spunto.
Ai suoi occhi ricolmi di speranza il riscatto è sempre dietro l'angolo.
Ma il vizio comune di questi squali voraci non ha limite.
Lui ingenuo e vulnerabile finisce per accettare tutto;
comportamenti, tattiche e trucchetti,
ma, non si sopravvive ad un ambiente contaminato,
si finisce per ammalarsi, piano piano, inesorabilmente.
Perché è tanto difficile essere al di fuori delle azioni?
Bisognerebbe separare la cattiveria dalla bontà, non è questo ciò che importa?
Eppure ci si trova sempre invischiati in storie in cui buoni e cattivi vestono gli stessi panni accusatori,
in cui chi è marcio non lo è per quello che vale ma per quello che consuma.
Non è nelle rinunce la redenzione, non è negli sfizi la dannazione!
La malvagità è ben altro, l'indifferenza al dolore dei suoi simili!
Eppure ogni giorno, è una gara a chi ha la faccia più dura!
Ci hanno fregato, privati di fiducia e rispetto, schiavizzati alle ingiustizie ed addirittura bloccati qui!
Vogliamo scappare da queste mura, dalle vostre mura, dalle tue mura Signore del villaggio!
Hai tradito un bambino! Perché puoi fare questo?
Vogliamo tregua per il nostro spirito malconcio!
Uno spirito buono, troppo buono, per sopportare questa violenza!
Il sistema è corrotto, la società è depressa, l'equilibrio è spezzato!
Vogliamo fuggire con il corpo e con l'anima!
Anche quando è l'utopia a parlare, non ci resta che gridare con la mente,
almeno finché è possibile trovare rifugio nell'immaginazione.
Non è questo lo sbagliato, un'anima buona rimane un'anima buona ieri oggi e domani.
Pensare che qualcosa limiti il domani, quando un domani non c'è, è ERRARE!
|