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Ciottoli di materia scivolano sibilanti giù dal viadotto,
frammenti di anima rotolano fuori dalla arcigna montagna,
Non scrivo più perché non ho più sentimenti.
Mi scopro così, come un terreno impoverito, reso arido da una brutta giornata.
Niente è come prima, le piante che crescevano hanno perso la vita ed i nuovi germogli sono troppo deboli per potercela fare.
La scorsa notte, sono stato bravo, serata con gli amici,
tante tentazioni ma non ho toccato quella roba, nemmeno un assaggio,
mi sono tolto lo sfizio di fumare una sigaretta,
non la volevo, non ne avevo bisogno,
il semplice desiderio, dolciastro, di indipendenza, sapore di vittoria almeno per un istante.
- Non ce l'hai ancora fatta, baby! - sussurrato, con la sigaretta pendente tra le labbra.
In queste scene sono sempre il solito,
inguaribile esteta, alla ricerca del dettaglio giusto al posto giusto;
O forse sono solo uno sciocco. Uno sciocco in bianco e nero.
Ciò che sono non rappresenta come sto!
Oggi, come stai?
Non avrei di che piangere, eppure, mi sento in una posizione nuova, poco allettante,
come se un malessere generale mi avvolgesse e mi facesse sentire sbagliato.
Le mie azioni, i miei rapporti con le persone,
ho la spiacevole amarezza dalla lingua alla gola,
di quando la saliva è sparita da un pezzo.
La sensazione morale di aver perso la partita:
quando il troppo stroppia ed il poco non è sufficiente.
Prima ero spaurito, prima non sapevo come fare,
prima non sapevo dove fosse il mare, ma, almeno non mi lasciava così.
Soffrivo, soccombevo ma la vita era dalla mia parte,
seppur assediato da quei demoni camminavo accompagnato dalla fiducia di ritrovare il sentiero e la tenacia di voler reagire.
Ora è tutto un maledetto enigma!
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