PostHeaderIcon Il mito dell'eroe, dell'antieroe e dell'amico dell'eroe

Discorsi, parole, aneddoti, persone, matrioske del pensiero;
rendono l'aria ricca di soavi melodie chiacchierate.
Nella sonata di compagnia chi comporrà la nota maestra?
E' un girotondo classico, vecchio come l'umanità; ma stuzzica sempre l'interesse;
Chi tirerà la stoccata vincente conquistando la scena?

L'antieroe ci prova coraggioso. Affronta una sfida vera, all'ultimo sangue;
l'antieroe vuole emergere, cerca la via per la sua rivincita.
Sa essere attento ed essere un buon ascoltatore;
appena si presenta l'occasione lesto l'abbranca.
La scorge nell'aria annusando il momento e ci si lancia a capofitto.
Si cruccia, enfatizza, lavora ma non mette a segno il punto decisivo.
Il suo intervento manca di spessore e mestamente depone le armi.

L'Amico dell'eroe, si confronta in uno scenario differente.
A lui non serve battersi, lui c'è: è presente nelle decisioni.
E' una personalità intelligente;
legge bene la situazione con reattività e spesso è in anticipo sugli altri.
Ma poi pecca;
si stabilizza nel suo limbo certo,
felice ma incompiuto e non si scomoda a muovere il passo verso l'alto.
Le sue intuizioni perdono di ardore e si vanificano nel silenzio.
Si deve arrendere anche lui.

L'eroe senza dubbio gareggia senza rivali:
semplicemente ci prova e ci riesce, il succo è questo.
Ma come agisce è particolare, rispetto alle sue azioni ottiene anche troppo;
lui non si preoccupa di imporsi;
si pone senza pretese: tranquillo, ai suoi ritmi, per quello che gli va, ma inesorabile colpisce.
Le sue scelte,
ingegnose, normali o banali che siano sono sempre soggiogate dell'attenzione totale.

L'eroe è il vincitore, il verdetto è inequivocabile ma scontato.
Si sarebbe potuto immaginare che l'eroe vincesse,
ma il senso di questa riflessione slitta oltre; al cosa distingue l'eroe.
Questa differenza è dentro di lui.
La sua volontà non è stregata dal voler essere la guida;
lui non ci tiene e non se ne preoccupa affatto.
Con normalità ottiene ciò che gli altri si sforzano di conquistare.
Questo innervosisce ed indebolisce gli sfidanti che ci provano a realizzare l'impresa,
ma si perdono inesorabilmente lungo la strada.
Non c'è spiegazione nonché accettare l'eroe come tale per la sua miticità.
 

   
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Mattia Ferraro
Playa de Mowgly, Milan
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