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Un gruppo di amici,ragazzi normali a cui non mancava molto.
Se la spassavano, da sempre l'avevano fatto.
Per loro non c'erano eccessive regole, in genere, se chiedevano qualcosa, questo gli veniva dato, fin da piccoli erano stati abituati così.

Finché: si trovarono al punto di non sapere cosa fare,
perché evidentemente non sapevano nemmeno cosa volere.
Una vita costruita, nel volere qualcosa di più:
mai guardare nelle proprie mani e sempre desiderare oltre le proprie possibilità.
Finire a vivere, nell'oblio della piattezza.
confondere una giornata dentro un'altra, lasciando scorrere le settimane comuni.
Un oblio silenzioso, senza un reale scopo, figlio della stanchezza.

Quando basterebbe poco:
la semplice volontà di conoscere e godere delle fortune che si hanno.
Se ne hanno tante in questa parte del mondo,
eppure si preferisce gettare un'opportunità nel non fare niente!
Piuttosto che dedicare 20 minuti a qualcosa che potrebbe essere interessante,
Piuttosto che rischiare di aprire i propri orizzonti su qualcosa di nuovo,
meglio ancorarsi a dei canoni dettati dai gusti di altri,
voler restare nell'anonima ignoranza di chi resta fuori alle feste.
Di chi quando arriva è sempre tardi, ed è già buono se arriva.
Complimenti per la scelta mi sento di dire!

Questi ragazzi non si sentono in colpa, anzi legittimati dalle proprie idee sballate,
si sentono in bisogno di pretendere, sento dire:
Quello che vogliamo è semplice: d'altronde l'amicizia si consuma!
Ne distinguo lo schema, come un banale schizzo grezzo e irridente su un foglio.
Il mezzo: l'amicizia ed il gruppo, il fine: trovare una donna.
Per poi allontanarsi dal gruppo per restare con la donna. Non sono d'accordo!
Non si può ridursi ad una rassegnazione ingiustificata,
Un minimo di rispetto per le proprie potenzialità!
Giovani, benestanti, in forma, educati, alla moda, mi rifiuto di credere ad una tale assurdità.
Rialzarsi è facile, la semplice volontà di ritrovare il piacere nelle cose della vita è sufficiente,

Ragazzi miei, basta così poco per dare un senso a quello che si fa,
Aprite il cuore, ascoltate e credete al prossimo, abbiate fiducia delle persone ed una buona predisposizione alle bellezze.
L'esperienza è una ricchezza, ognuno di noi ha qualcosa che vorremmo sapere.
Musica, teatro, arte, letteratura sono il nettare della nostra civiltà.

Come chiudersi in un ristretto mondo, limitato a qualche eletto per poche attività,
un dono straordinario la vita, come non goderla al massimo?
Mi interrogo senza darmi una risposta, non siate così:
VIVERE E' STUPEFACENTE!

   
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Mattia Ferraro
Playa de Mowgly, Milan
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