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Vivere,
non è sopravvivere,
sopravvivere senza vivere che significato ha?
Vivere è un'esperienza maiuscola, completa, magnifica fino in fondo
dove non si hanno barriere,
non si rispettano degli schemi e
non si hanno stereotipi da emulare.
Vivere significa dirigere.
Quando sei tu ad affrontare la vita, ciò che possiedi si racchiude nelle dita di una mano:
il tuo corpo, statico, definito a questo istante della storia,
memorie, ricordi, esperienze tutto griffato dal relativo passato.
Niente di quello che già possiedi è paragonabile a ciò che potrai possedere,
il tuo cuore non è fatto per battere un giorno all'anno,
le tue idee non sono pensate per passare di moda,
i tuoi organi sono stati creati per essere usati.
Finché non sai chi sei, non puoi conoscere dove arriverai e che strada percorrerai.
Un lieto fine ti attende ma occorre pazienza;
per aspettare l'incontro con noi stessi,
questo sarà un evento rivelatore e chiarificatore riguardo alla nostra figura.
Bisogna trovare uno specchio, abbastanza esteso, forte e sensibile per conoscere il valore del nostro idillio.
Ti potrà non piacere ma dovrai accettare ciò che sei finché l'opera ti sarà mostrata.
Quel quadro è la somma delle tue azioni,
una bel disegno che assomiglia a qualcosa di incredibile.
Solo ora sei capace di sentirti un capolavoro, riconoscendo una sagoma tangibile.
Nemmeno tu sapresti spiegare come hai fatto a giungere al punto di arrivo.
Un capolavoro non si fa in un giorno,
un capolavoro è magnifico quando è terminato,
un capolavoro si porta avanti nonostante le critiche.
Purtroppo il capolavoro è raro perché
queste semplici regole non sono mai rispettate.
La tentazione di fallire è fuorviante.
La tentazione di fallire è meschina.
La tentazione di fallire si nasconde nell'ombra.
Specchiarsi nell'ombra di qualcun'altro, ti porterà ad un riflesso bello ma non veritiero.
Mentire a te stesso per apparire diverso ti ammalerà il cuore,
guasterà i tuoi sentimenti ed anestetizzerà la tua voglia di scoprire il domani.
Preferisco non conoscere il mio aspetto piuttosto che
continuare a specchiarmi negli altri.
La vista è solo un senso, uno tra cinque di quelli materiali,
uno su una vastità infinita di emozioni che fanno vibrare cuore, spirito e cervello.
Io guardo col cuore e piango con gli occhi.
Quelle lacrime le annuso, le tocco, le assaporo ma è il sentimento che c'è dentro a farmi vivere.
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